domenica 6 giugno 2010

Big Fish (2003)



Periodo di revisioni questo, alcune conferme e alcune sorprese e cambi di direzione.
Big Fish di Tim Burton appartiene alla prima categoria, film visto una sola volta quando uscì al cinema e mai più rivisto. Subito dopo la visione pensai si trattasse del miglior Burton, quello più maturo, più lucido, in cui tutta la sua poetica esce fuori in modo diretto e chiaro. E così continuo a pensare a distanza di anni, me l'ero quasi scordato questo gioiello.
Film assolutamente personale, in cui l'aspetto metaforico è onnipresente e non abbandona nemmeno un attimo lo svolgersi degli eventi. Ogni personaggio, ogni creatura, ogni aspetto della scenografia e della location, ha una sua precisa collocazione e un suo preciso significato poetico.
Edward Bloom è un uomo che ha vissuto una vita che si esplica nei suoi racconti, i tall tale, e quale sia il confine tra realtà e fantasia, nessuno lo può sapere. Possono le fantasie, le storie, impossessarsi della vita fino a trasformarsi in realtà? Secondo Tim Burton si.
Edward alla fine dei suoi giorni, ci racconta la sua vita a partire dalla bizzarra nascita, fino ad arrivare ai suoi ultimi giorni. Da ragazzino fa visita ad una strega con un occhio bendato, in quell'occhio lui vede la sua fine: il modo in cui troverà la morte. Forte di questo, Edward saprà che potrà affrontare qualsiasi avvenimento senza correre nessun rischio, dato che conosce le modalità della sua morte. E da qui parte la sua avventura, una vita popolata da continue ricerche e rischi, da incontri con freak e creature mitologiche. Una vita fatta di scelte dettate dall'amore per la donna che sposerà. Le sue "fantasie" però non sono capite dal figlio, che paragona suo padre ad un iceberg, ne riesce a vedere solo una parte, ma il novanta per cento rimane sott'acqua. Solo alla fine le cose cambiano...
Big Fish è una creatura imprendibile e per questo importante e affascinante. Big Fish è lo stesso Edward, prodotto della fantasia, mito imprendibile ma vero perchè raccontato. Il racconto si tramanderà, e Edward vivrà per sempre nelle storie, e le persone staranno a sentire innamorandosene.
Film importante che insegna ad essere aperti al mondo, Burton ha sempre esorcizzato le paure, i suoi mostri sono appetibili, mai inquietanti. Questo film non è altro che una conferma del suo pensiero, un amore aperto nei confronti di tutto quello che ci spaventa, un riscontro positivo in ciò che apparentemente è negativo.
Capolavoro poetico di Tim Burton.

4 commenti:

  1. film bellissimo, uno dei miei preferiti di Burton, forse il suo migliore.

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  2. splendido, anche se il mio edward preferito rimane quello con le mani di forbice

    delusion totale invece per alice in wonderland, tim burton al suo punto più basso :(

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  3. quanto mi sento stramba... più vedo commenti positivi su questo film più penso di essere strana io, giuro.

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  4. Bellissimo questo film, immenso Ewan McGregor

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