lunedì 21 dicembre 2009

La principessa e il ranocchio

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Lo ammetto, ho pianto. Attimi di poesia: la lucciola innamorata di una stella, amore impossibile, platonico, universale, divino.
Lo ammetto ho riso: Charlotte, ragazza viziata, logorroica, superficiale, invadente, ricca. Irresistibile.
Lo ammetto: sono stata bene.
Disney è tornato, niente computer grafica, solo disegni e fantasia. I difetti non mancano, troppi pasticci nella scelta degli elementi da inserire nella storia. Si passa da personaggi umani a animali, da cattivi a buoni, da flashback a canzoni, con troppa facilità, e si mischiano temi classici delle varie favole precedentemente affrontate dalla Disney, rigirandoli e riproponendoli. Ma c'è un po' troppa carne al fuoco, che spesso crea confusione ed eccessi. Più rigore non avrebbe guastato, meno orpelli non avrebbero conferito alla pellicola meno merito.
Rimane un bel film godibile, non annoia, ma regala attimi di puro piacere.

domenica 6 dicembre 2009

500 giorni insieme

http://www.rollingstonemagazine.it/img/500_giorni_insieme.jpg

Aaaaaah, che bella boccata d'aria questo film! Finalmente qualcosa di fresco, di semplice, di diretto, di sincero, di libero. Almeno questa è l'aria che si respira in questo primo film di Marc Webb (regista che terrò d'occhio in futuro). La storia non ci racconta niente di nuovo, non ci "illumina", ma sicuramente rapisce il modo in cui viene raccontata. Si basa su di una linea temporale di 500 giorni (linea che avanza e indietreggia in continuazione) in cui due persone vivono una storia d'amore. Il film è caratterizzato da continue variazioni di stile, che rendono la commedia attraente e la storia tra Sole e Tom interessante. Il regista con occhio acuto, riporta sulla pellicola i comportamenti umani nelle varie fasi dell'innamoramento e ribalta i cliché. Questa volta il romantico è lui, mentre la cinica è lei. Acuta osservazione sia dell'universo maschile che di quello femminile, che mai come in questi ultimi tempi, sta inesorabilmente cambiando. Ma dietro all'apparente disillusione di Sole, si celano le paure e le incertezze di una donna che non conosce ancora l'amore e non riesce ancora a lasciarsi andare.
Bell'esordio per Webb.

martedì 1 dicembre 2009

Tetro-Segreti di famiglia

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Purtroppo quest'ultimo Coppola non riesce ad emozionarmi, nè a farmi riflettere. Infatti encefalogramma piatto anche per questa volta...un cinema morto o in stato comatoso, in cui figure piuttosto banali e unidirezionali, si avvicendano in una storia che non contiene al suo interno nessun elemento interessante. Ho trovato persino fastidiosa la caratterizzazione dei protagonisti, a partire da Tetro, pazzo, avviluppato nel dolore, scrittore genialoide che scrive al contrario. Un clichè nel clichè. Non bastano alcune invettive registiche o la scelta elegante del b/n a dare tono alla pellicola. Purtroppo Coppola brancola, senza sapere bene dove andare a parare. Parla di arte, poi di famiglia, poi di figure paterne ingombranti, poi di dolore e senso di colpa, senza mai però affondare la lama e colpire. Sorvola, ma non atterra mai. E questo caos di concetti e di idee, dà alla fine come risultato, una pellicola frammentaria, altalenante e poco o per niente emozionante. Ho guardato l'orologio più, volte. Cattivo segno.
Non il peggior film che ho visto quest'anno (la palma la do a Antichrist), ma sicuramente una pellicola stanca e noiosa.