lunedì 12 marzo 2012

War Horse il film senza cazzi né mazzi



WARNING questa non è una recensione. Dopo qualcosa tipo due anni riprovo a scarabocchiare qualcosa in merito alla settima arte. Senza darmi arie. Non me ne sono mai date, ma non si sa mai. Sempre meglio precisare.
War Horse, il film di Steven Spielberg praticamente passato inosservato, è un capolavoro. Lo so che detto così può sembrare leggermente azzardato, invece non lo è. Sono serissima. Perché è un capolavoro? Boh. Perché lo è, così come il mare è salato e lo zucchero è dolce.
Perché è considerato filmetto di serie B per bambini scemi? Perché è anche un filmetto di serie B per bambini scemi. Spielberg è quel tipo di regista "che gli viene facile facile". Con War Horse è riuscito a creare un film che, oltre a portare la sua impronta e la sua poetica, si porta appresso tutti i classicismi del cinema hollywoodiano dimenticato, inserendo punte di estrema ironia e divertissements vari che tappezzano il film quà e là e lo rendono ancora più prezioso.
Difficile riuscire ad apprezzare un film che non stupisce per mazzi o cazzi. Dove non ci sono lunghe pause di silenzio introspettivo, dove non ci sono inquadrature sghembe, baci saffici, crani spappolati, primi piani di volti sfatti, donne che piangono col rimmel colato, dialoghi farciti di turpiloquio creativo, finali a sopresa o (meglio ancora) finali dove muoiono tutti oppure dove qualcuno rimane solo a crogiolarsi nel suo male di vivere. Qui il finale lo sappiamo tutti, cioè finisce bene. Porca pupazza, un film nel 2012 finisce bene e tu ci vuoi far credere che trattasi di capolavoro? Ma che ti sei bevuta, l'acetone?
La mia ammirazione nei confronti del regista di ET non è sempre stata costante. Quando sventolano bandiere a stelle e strisce mi viene l'orticaria, in generale. Dipende molto da come sventolano, quelle di Spielberg sono bandiere patriottiche e da brava italiana, non riesco a provare empatia per il patriottismo ostentato, né per la retorica contenuta in esso. Niente da dire, invece, nei confronti dello Spielberg fantascientifico, che ho sempre amato molto. Né nei confronti di quello che ha voglia di raccontare storie perché gli sembrano fighe, tipo Prova a prendermi. Amore e odio nei confronti de Il Soldato Ryan, amore assoluto, invece, nei confronti della tecnica. Mi piace come dirige, mi piacciono le sue scene d'azione. Mi piace War Horse. Mi piace la favola, mi piace il concetto di guerra che ne deriva, mi piace il cavallo, inteso come animale nobile al servizio assoluto dell'uomo. Mi piace la guerra del cavallo, o il cavallo da guerra.
Mi piacciono: la terra dura da arare, la speranza, lo scoramento, la pioggia, le zolle che si staccano, la semina ed il raccolto. Mi piace questo Spielberg.


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