
A volte ho paura, sento il mondo mancarmi sotto i piedi, temo in un calo di attenzioni nei confronti delle mie responsabilità, sento il peso della vita accumularsi sulle mie gracili spalle. E' in quei momenti che mi accuccio come un gatto vicino a te, mi tiro il plaid sulle gambe, mi appoggio su di te. Su quel divano che ha visto di tutto e ha sentito tante storie, su quel divano che ogni tanto lavo dagli odori della vita rendendolo vergine e puro. Metto il rivestimento in lavatrice e lo resetto per farlo ripartire, pronto all'ascolto di nuove storie, pronto a subire i rigurgiti di altro latte, pronto ad assaporare impronte di nutella, tracce di fumo e zaffate intense di caffè. E mentre distrattamente tu leggi, io attingo energia da te, così come un parassita trae linfa vitale dal suo ospite. Perchè il parassita non ha vita autonoma, ma dipende dal suo ospite al quale è più o meno intimamente legato. La relazione tra p

Mi viene quasi da piangere.
RispondiEliminaBellissimo fra.