lunedì 18 gennaio 2010

Sherlock Holmes, A Christmas Carol e I love you man. Tre in un colpo solo.

Riprendo in mano le mie considerazioni cinematografiche dopo lunga pausa, e lo faccio con un trittico di pseudo cazzate, che però a tratti fanno bene alla panza di una cinefila a digiuno da troppo tempo (tre settimane?).


Comincio col meglio e finisco col peggio: Sherlock Holmes. Film che ama il cazzeggio, così come il suo regista. Il simpatico Guy Ritchie ci propina un investigatore lercio e drogato, che si diverte con le droghe e le lotte stile Figth Club. Il film si snocciola leggiadro e scorrevole, regalando allo spettatore momenti divertenti e rocambolate registiche niente male. Notizia fresca di giornata è il Golden Globe a Robert Downey J. come attore protagonista...mi pare esagerato, ma ormai questo attore (bravo, eh) lo premierebbero anche se facesse la pubblicità dei plasmon.
Tornando al film: belle le ambientazioni, carina ma non originale la trama, ottima la regia. Peccato però che i contenuti sono un po' usa e getta, e dopo qualche giorno uno si può anche dimenticare di aver visto il film di Ritchie. Va beh, piuttosto scontato un sequel.


Continuo con A Christmas Carol. Film del grande (mi sembra il caso di dirlo) Zemeckis. Qui andiamo sul classico, nessuna variazione al fortunato racconto di Dickens, recitazione ineccepibile del camaleontico Jim Carrey. C'è anche Gary Oldman (oltre a Colin Firth) e scusate se è poco.
Se non fosse per il digitale e il 3d, il film sarebbe scivolato via con estrema indifferenza da parte della sottoscritta. Ma visto in periodo natalizio con gli occhialetti e la neve fuori dalla sala cinematografica (e anche dentro, dato che gli effetti 3d regalavano i fiocchi di neve anche in sala) ha lasciato traccia. In ogni caso il racconto di Dickens non mi stuferebbe mai, anche se ne facessero 100 versioni cinematografiche...ma forse ne hanno già fatte più di 150.



Passiamo alle note dolenti: recuperato I love you man. Filmetto commediola senza vette, senza novità, senza entusiasmo, ma soprattutto senza niente di cui parlare. Il film si regge su di una trama scontata e debolissima, quasi mi hanno fatto pena gli sceneggiatori. Si tira avanti nella visione con enormi sbadigli, a forza di inerzia, provando quasi pietà per quelle scene e quelle battute stiracchiate, forzate. Sembrerebbe che qualcuno abbia detto agli sceneggiatori: 'andate e fate ridere'. Peccato che il film, oltre a non avermi strappato neanche un sorriso, mi ha provocato istinti omicidi nei confronti della coppietta perfetta dei fidanzatini, per poi procurarmi istinti omicidi nei confronti della coppietta perfetta dei due neo amichetti. Bleah.

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