giovedì 4 febbraio 2010

TALLVIK


Ho visto diversi film di cui vorrei parlare, ma mi voglio un po' sfogare parlando di altro. E mi rivolgo agli uomini: dobbiamo fare chiarezza riguardo alcuni punti.
Allora, dovete sapere cari fratelli di sesso opposto, che noi femminucce figlie di Eva, non siamo sempre uguali. Mentre per voi l'attrattiva di un paio di belle tette è costante tutto l'anno, 365 giorni su 365, 24 ore su 24, per noi le cose non stanno così. Noi variamo, siamo esseri mutanti influenzati dagli stati ormonali. Riusciamo a cambiare umore, personalità e gusti più volte in un mese, addirittura più volte al giorno, perchè siamo influenzate dall'andamento e dalla concentrazione ormonale che a sua volta è influenzata dalla luna, dal clima, dall'inclinazione dell'asse terrestre, dal volo degli uccelli, dal censimento di Parigi, dall'andamento della borsa di Tokio, dal grado di acidità del piscio dei gatti e anche dalla lievitazione del pane. Ora, voi lo sapete questo, giusto? E allora perchè vi stupite tutte le volte che in fase pre-mestruale noi donne cominciamo a sclerare? Perchè vi stupite se in quei giorni vi guardiamo con sguardo assassino e piangiamo anche se abbiamo messo troppo zucchero nel caffè?
Purtroppo è successo che proprio in quella fase, io abbia deciso di prendermi la mattinata per andare all'Ikea con il mio dolce e paziente maritino. Obiettivi: il lampadario per la cameretta, le tende del bagno, una poltrona per l'angolo del soggiorno e giàchecisiamo il solito salmone marinato. A parte che il viaggio in macchina si preannunciava come una premessa per litigare. Già, perchè mentre io poeticamente facevo notare la rotondità delle colline punteggiate di romantici ulivi, mister marito mi parlava di massimi sistemi economici e di crisi finanziaria. Capisco che è il suo lavoro, ma non riuscivo ad evitare di sbuffare e alla domanda 'per caso ti annoio?' il mio sarcastico 'ma noooo! mi sto divertendo un sacco a sentire parlare di cose che odio' l'ha buttato un po' giù e si è chiuso in un silenzio tombale rotto solo da un 'ti devono venire le tue cose?'. Ecco, appunto. Da quel momento in poi le cose, direte voi, sono cambiate. Nel senso che il compagno maschio ha capito la situazione pericolosa in cui si trova la compagna femmina e ha adottato misure preventive e cautelative. Macchè...tutt'altro. Dentro Ikea ogni pretesto pareva messo lì per stuzzicare la precaria situazione emotiva della sottoscritta belva inferocita. Praticamente io volevo che lui si interessasse a oggetti diversi dai nostri obiettivi, senza un motivo preciso, ma perchè così, mi andava semplicemente di cazzeggiare. Invece lui con un rigore e una precisione che in quel momento ho detestato, si è attenuto alle spese preventivate e senza manco guardare gli infiniti oggetti interessanti che ci circondavano, si è diretto diligentemente verso le poltrone. Mentre osservava la gamma di poltrone e poltroncine dai nomi impronunciabili e dai colori improponibili (ce n'era una marrone con le fogliolone verdi che faceva venire i capogiri) io senza cagarlo di striscio (espressione toscana, concedetemela) mi allontanavo e facevo finta di non sentire quello che diceva.
io: 'Andiamo a vedere le candele e le stampe?'
lui: 'Ma non siamo venuti per la poltrona, il lampadario e le tende?'
io stizzita: 'E beh? Se io ho voglia di vedere le candele, che fai me lo impedisci?'
lui sarcastico: 'Hai ragione, in effetti a casa nostra manca qualche candela quà e là, e noi vogliamo che casa nostra somigli sempre di più a Brompton'
Passando tra i vari reparti, sono stata colta da amore a prima vista. Un lume rosso metallico, con il paralume foracchiato era in saldo. Per soli 14 miseri euri più lo sconto del 10% per i possessori della card Ikea Family poteva essere mio. 'guarda tesoro, che bello!' e lui 'Ma a che serve? Non fa neanche tanta luce'. Ecco, credo di essere diventata verde dalla rabbia. 'Si può sapere perchè voi uomini dovete sempre pensare che gli oggetti, soprattutto quelli che vanno a corrente elettrica, debbano per forza servire a qualcosa? Non possono esistere cose inutili che vanno a corrente elettrica? Non possono esistere cose inutili, ma belle?'. Il voiuomini m'era uscito dalla bocca proprio bene, ammetto, perchè so quanto lui odi quelle due parole messe insieme e non escludo che l'abbia detto solo per innervosirlo. Ma niente, mi risponde: 'Certo che esistono le cose inutili ma belle, il problema è che questa è inutile e brutta'
La strada dell'uscita è stata presa in silenzio e senza gli acquisti preventivati.
In serata le dighe si sono rotte, e il fiume rosso è finalmente stato libero di scorrere ed io sono ritornata in me, senza bisogno di esorcismo.
La sera a letto ho allungato i miei piedi freddi alla ricerca dei suoi, li ho trovati lì come sempre, caldi e disponibili.

Gli ho sussurrato all'orecchio un timido scusami.

Dimenticavo, il lume rosso C'E'! E' lì che troneggia in salotto sulla consolle. Mancano il lampadario, le tende, la poltrona e il salmone marinato, ma LUI c'è, ed è bellissimo si chiama TALLVIK!



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