martedì 30 marzo 2010

The boys are back (anticipazione)





Australia: Joe, dopo la morte prematura della moglie, si trova solo con il figlioletto e si inventa un rapporto libero e quasi animalesco, fatto di momenti euforici, ma anche di difficoltà. Le cose cambiano nuovamente quando a raggiungere la coppia arriva Harry, figlio adolescente di primo letto, con il quale Joe impara a rapportarsi, pur non conoscendolo.

Clive Owen l'ho trovato
calato perfettamente nel ruolo, molto, molto bravo...finalmente credibile! (negli ultimi ruoli è stato solo ridicolo).
Film che sotto certi aspetti mi ha ricordato Kramer contro Kramer, il recupero del rapporto padre-figlio è ben delineato e realistico. Non ci sono sbaciucchiamenti o abbracci fuori posto (mi riferisco al figlio più grande), ma solo complicità e affinità nei desideri e nello stile di vita. Il contrasto tra il college inglese e la selvaggia Australia è metaforico di un rapporto (quello tra genitore e figlio) che può essere libero e istintivo (Joe) oppure dettato da regole e dettami legati all'apparenza più che alla sostanza. Il figlio più grande sceglierà l'amore del padre perchè libero e spontaneo. Nonostante viva "like a pig" e dimostri più di una volta l'incoscienza tipica del lato maschile genitoriale, incoscienza che Harry pagherà caramente.
Non mi è piaciuta molto la parte iniziale, la scelta di mostrare l'agonia della moglie, l'ho trovato superflua e dolorosamente gratuita. Invece le apparizioni della moglie mi sono piaciute, sono domande verso le quali Joe cerca risposte, in realtà non è la moglie a rispondere, ma è lui stesso a prendere le decisioni, supportato dai ricordi della donna che ama. Di vere apparizioni se ne parla solo una volta (la madre di lei) però non ci vengono mostrate. E mi è piaciuta la scelta di far vedere ciò che è possibile (il ricordo di una persona scomparsa che aiuta a vivere) e di non mostrare ciò che è inutile (visioni legate al dolore di una perdita).
In ogni caso un film che si esplica soprattutto nel dialogo tra Joe e Harry al pub, l'importanza del ruolo paterno e la tendenza che generalmente abbiamo un po' tutti nel pensare che un figlio piccolo abbia più bisogno di una madre che di un padre. Grande, grandissimo errore.

7.5/10

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