La storia è piuttosto semplice, una coppia di fidanzati innamorati e felici, decidono di passare un weekend immersi nella natura, sulle rive di un romantico laghetto circondato da una foresta selvaggia. Purtroppo le cose non vanno come dovrebbero, quando i due incontrano un gruppo di bulli, una gang di minorenni violenti e senza scrupoli.
Niente di nuovo all'orizzonte, il film sfrutta schemi narrativi e trovate abbastanza usuali che arricchiscono la visioni di suspence e pathos. Però il film è decisamente ben fatto, salti sulla poltrona se ne fanno a raffica, e le tematiche di base sono abbastanza attuali. Fino a che punto arriva la meschinità umana, e cosa spinge i minorenni di oggi a trovare espressione e appagamento nella violenza più bruta? Che significato ha "il branco" ed è vero che basta un solo elemento negativo a trascinare tutti gli altri nell'abisso? Da quale contesto sociale sono circondati questi ragazzi?
Due gli elementi riassuntivi: i filmini fatti col cellulare dall'unica ragazza del branco, che non usa violenza, ma che cerca di catturarla; e i rayban tanto desiderati ed infine ottenuti, dal capetto della gang.
Film indie britannico, che si merita un 7/10.
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