giovedì 18 marzo 2010

Eden Lake (2008)









Oggi ho voglia di parlare di un film che appartiene ai recuperi. Pellicola inquietante che ho deciso di vedere dato che sto ripassando la cinematografia di Michael Fassbender, new entry tra "i miei" attori talentuosi. E anche abbastanza carino...diciamo, hem...passabile.
La storia è piuttosto semplice, una coppia di fidanzati innamorati e felici, decidono di passare un weekend immersi nella natura, sulle rive di un romantico laghetto circondato da una foresta selvaggia. Purtroppo le cose non vanno come dovrebbero, quando i due incontrano un gruppo di bulli, una gang di minorenni violenti e senza scrupoli.
Niente di nuovo all'orizzonte, il film sfrutta schemi narrativi e trovate abbastanza usuali che arricchiscono la visioni di suspence e pathos. Però il film è decisamente ben fatto, salti sulla poltrona se ne fanno a raffica, e le tematiche di base sono abbastanza attuali. Fino a che punto arriva la meschinità umana, e cosa spinge i minorenni di oggi a trovare espressione e appagamento nella violenza più bruta? Che significato ha "il branco" ed è vero che basta un solo elemento negativo a trascinare tutti gli altri nell'abisso? Da quale contesto sociale sono circondati questi ragazzi?
Due gli elementi riassuntivi: i filmini fatti col cellulare dall'unica ragazza del branco, che non usa violenza, ma che cerca di catturarla; e i rayban tanto desiderati ed infine ottenuti, dal capetto della gang.
Film indie britannico, che si merita un 7/10.


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