lunedì 25 gennaio 2010

A SERIOUS MAN e TRA LE NUVOLE


Comincio col parlare dell'ultimo film dei fratellini Coen. A serious man è un film cervellotico così come le lavagne riempite di formule matematiche del protagonista. E' un film che fa usare il cervello più che la sfera emotiva, o almeno ci riesce fino alla fine, quando sopraggiunge la paura e l'emozione. Sotto questo punto di vista l'ultima opera dei Coen è estremamente coerente coi temi trattati. Le vicende del protagonista si svolgono negli anni sessanta e profumano a tutti gli effetti di autobiografico. Larry è un professore di fisica, ebreo osservante, ha una moglie che vuole il divorzio e due figli: una ragazza che si lava in continuazione i capelli e un ragazzino che si fa le canne e si prepara per il Bar Mitzvah. Ha una vita assolutamente normale che cerca di condurre nel modo più serio possibile. Però ad un tratto accadono tanti piccoli eventi che lo scombussolano. E lui, come qualsiasi persona estremamente razionale, vuole delle risposte ai perchè...diciamo ai perchè dell'eccessiva sfiga? Alcune sequenze sono capolavoriche, altre poetiche (ho amato molto le immagini di quando sale sul tetto di casa per vedere il mondo in un'altra prospettiva) e l'ironia del primo tempo raggiunge vette esilaranti. la parte centrale tende un po' a ripiegarsi su se stessa, ma le ultime sequenze sono molto belle e regalano all'intera pellicola quell'alone di mistero e di incertezza che avvolge la vita di ognuno di noi.
Bello.

Primo film dell'anno, invece, non è stato Avatar (a dispetto delle file chilometriche e del tutto esaurito), ma il nuovo film di Reitman, quello di Juno, tanto per intendersi: Tra le nuvole.
E' una commedia agrodolce che alterna momenti brillanti ad altri decisamente più drammatici. Il protagonista, infatti, è un tagliatore di teste. Un tipo che indora la pillola del licenziamento e girovaga prendendo aerei e attraversando gli USA in lungo e in largo. I temi affrontati sono assolutamente attuali: la crisi economica partita proprio dagli USA, ha causato la perdita del posto di lavoro di molti; la solitudine come scelta sofferta, a discapito di una vita che ti dà punti di riferimento, come quella di chi possiede una casa con una famiglia dentro. Il protagonista, che tanto somiglia al suo interprete (George Clooney), è essenzialmente una persona sola, che come unico scopo ha quello di accumulare miglia di volo. Il film parte molto bene, mi sono piaciute un sacco le inquadrature della valigia, della meticolosità con la quale il protagonista la prepara. Sembra di assistere ad un rituale professionale quasi sacro, tipo quello svolto dai chirurghi prima di entrare in sala operatoria. Benissimo anche le sequenze al check in, che fanno parte anch'esse del medesimo rituale. Bene l'incontro con Vera, però verso metà film qualcosa si guasta. L'ingresso in scena della giovane arrivista fa scricchiolare un po' l'originalità della partenza inserendo luoghi comuni a raffica che non sto ad elencare, ma che mi hanno annoiato alquanto. Alcune sequenze perfettamente inutili, tipo il festino all'hotel di Miami o il matrimonio della sorella con relativo convincimento del cognato. Mi rendo conto che leva di qua e leva di là, il film che già lungo non è, sarebbe durato uno sputo, però tirando le somme mi pare che alcuni elementi ripetitivi (le interviste di licenziamento, l'appartamento di lui, ecc) non facciano altro che allungare il brodo, che già di per sè tanto gustoso non è. Il tema affrontato è "attuale", forse un po' meno "interessante"?
Verso la fine mi sono risollevata...diciamo che la sequenza finale con la mano di Clooney che molla il trolley davanti al cartellone delle partenze, mi ha emozionato, però è stata la parte centrale della pellicola a lasciarmi perplessa. Direi che a livello qualitativo è uguale a Juno, sia per i pregi che per i difetti.
Passabile.


2 commenti:

  1. http://www.tempi.it/cinema/008361-tra-le-nuvole-di-jason-reitman

    dici cose molti differenti da questa ...
    insomma credo che lo andrò a vedere e poi ti dirò
    Pupanna

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  2. non molto differenti in realtà!

    si, vedilo e poi fammi sapere.

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