lunedì 23 novembre 2009

Public Enemies

http://images.movieplayer.it/2009/05/14/character-poster-di-nemico-pubblico-public-enemies-2009-con-christian-bale-116882.jpg

Michael Mann affonda il coltello nel melodramma, e ci regala un'emozione che non è rintracciabile in nessuno e in tutti i generi. Il regista che stravolse i confini del genere poliziesco, allargandosi fino alle sfere più intime dell'uomo, ha prodotto il suo capolavoro. Dilata lo spazio ed il tempo, per raggiungere una dimensione sconosciuta e talmente affascinante, da essere senza identità. Perchè anche se Nemico Pubblico è un film che si basa su fatti realmente accaduti e che parla di persone realmente esistite, alla fine della proiezione si è talmente slacciati dalla realtà, da far pensare che più che assistere alla narrazione di una storia, abbiamo vissuto un'esperienza fortemente emotiva.
Nemico Pubblico traccia le linee di due persone (Dillinger e Purvis) consapevoli di giocarsi il tutto per tutto. E nel lasso di tempo che separa il loro incontro, vivono un'esperienza esistenziale che fondamentalmente li fa sentire vivi. Finita la caccia/fuga, non rimane più niente: da una parte la morte, dall'altra l'insoddisfazione esistenziale e la crisi di identità che l'uomo si porta dietro da secoli. Dillinger sceglie una sala cinematografica per giocare con se stesso, per sfidare il fato, per chiamare il suo giustiziere. E nelle sequenze finali, in cui lo spettatore difficilmente riuscirà a muovere un solo muscolo del proprio corpo (garantito!), si concentra tutta la poesia e il romanticismo di Michael Mann. Sequenze giocate sui primi piani e le attese, cariche di passione e anche di malinconia, che riescono a essere indimenticabili. I ruoli si annientano, si gettano le maschere, finisce anche la vita e finisce anche il film.
Questo struggente Nemico Pubblico, è uno di quei film che entrano sotto pelle, che si annidano nelle viscere come degli alien, facendoti vivere esperienze sensoriali uniche e irripetibili.

Bye bye blackbird.

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